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Di là dal fiume e Tra gli alberi
Di Stefano Bergagna (del 20/12/2006 @ 15:33:30, in aria, linkato 1625 volte)

Across the River and into the Trees

“ Fecero una curva e attraversarono su un ponte provvisorio il Tagliamento. Era verde lungo le rive e qualcuno pescava sulla sponda lontana che precipitava ripida nell’acqua. Il ponte saltato in aria era in riparazione tra un frastuono di martelli, e a ottocento metri di distanza i resti degli edifici e annessi di ciò che ormai erano le macerie di una villa costruita in passato….”

Cosi si legge nella prima parte del terzo capitolo del romanzo di Ernest Hemingway: “Di la dal fiume e tra gli alberi”. Un libro triste, che lascia una certa amarezza. La stessa tristezza che ho provato questa mattina quando a pag.18 del quotidiano “La Repubblica” ho notato in evidenza che il Comune di Buja veniva citato tra i vari Comuni colpevoli di aver ideato delle riduzioni od esenzioni ICI stravaganti! La giornalista Luisa Grion inizia cosi il suo pezzo relativo all’ Imposta Comunale sugli Immobili:

Quanto costa avere una casa? Dipende se il figlio grande è sposato oppure no, se si sono pagate o meno le rate della mensa scolastica, se l’edificio sorge sulla sponda destra o sinistra del fiume. L’italia degli 8 mila comuni da il meglio di sé quando si tratta di decidere come e quanto far pagare l’ICI” In un riquadro della pagina del quotidiano, bene in vista, si legge poi: BUIA (UD): Su una sola sponda del Rio Gelato. Quattro per mille è l’aliquota concessa in base alla sponda. L’aliquota ridotta si applica nelle zone ad ovest del Rio Gelato".

 Insomma tra le tante stranezze dei Comuni d’Italia anche Buja ha trovato il suo bel posto sull’importante giornale nazionale. Tuttavia resto sorpreso che nell’inchiesta manchi un minimo di approfondimento della realtà dei fatti e si voglia far passare questo tipo di informazione cosi banale. Questo si che è strano, specie quando si tratta di giornali e giornalisti di “co’ tanto livello”! La questione è molto semplice. Qualsiasi fiume nei secoli è sempre servito ad identificare con certezza assoluta un territorio. Molto di più che non una classificazione toponomastica. Possono esserci case sparse che hanno problemi ad inserirsi in una frazione o in un'altra. Le frazioni di Tomba e Saletti in Comune di Buja si trovano comprese ad ovest del Rio Gelato fino al confine con il Comune di Osoppo. Per evitare ogni dubbio il Comune ha utilizzato un criterio geografico antico come il mondo e facilmente comprensibile. Le due località del Comune di Buja si trovano a sud di un acciaieria e di un’ importante zona industriale. Com’è ovvio, penso anche per i giornalisti di Repubblica, a ridosso di un acciaieria le case hanno un valore di mercato minore rispetto al resto del territorio. La rendita catastale non riesce ad esprimere questo deprezzamento. Il Comune di Buja per una questione di equità fiscale ha ridotto l’ICI in queste due frazioni del territorio. Quale Assessore alle finanze del Comune di Buja, sono stato il promotore di questa riduzione che ha trovato piena condivisione nella Giunta Comunale. L’autonomia di un Comune, riconosciuta dalla Costituzione, (anche se può dispiacere a qualcuno) si esprime anche per mezzo di queste cose. Con la perfetta comprensione di un territorio. Invito la giornalista di La Repubblica a venirmi a trovare a Buja, sarà mia gradita ospite. Spero che vorrà impiegare più utilmente la sua preziosa penna da giornalista per aiutarci sulla questione della “centralina di rilevamento dell’inquinamento”. E’ cinque anni che gli abitanti ad ovest “dal Orzelat” attendono invano che si realizzino le promesse dell’ Agenzia Regionale per l’Ambiente di Udine. Intendo portare avanti questa indecorosa questione della centralina, con il massimo dell’impegno civile. Auspico che la stampa locale, ed a questo punto perchè no, anche quella nazionale, abbia il coraggio della verità e ci aiuti in questa vicenda, molto molto strana….